In quest’articolo leggerai delle incredibili imprese di Alan Robert, che scala i più alti grattacieli del mondo a mani nude e senza l’ausilio di corde da alpinista o altro.
Per questo è stato soprannominato dalla stampa Internazionale “ Spider-man”.
Alain Robert è chiamato dai media “spider-man” perché a mani nude ha scalato ottantacinque dei grattacieli più alti del mondo, non ha impiegato per le sue imprese estreme funi da alpinista o altre attrezzature ma semplicemente le mani nude e le sue scarpe da climber. Alain fin da giovane cominciò a scalare le rocce vicino a casa sua. A dodici anni è protagonista di un curioso episodio: perde le chiavi di casa e resta chiuso fuori dall'appartamento (all’ottavo piano) dei suoi genitori. Invece di aspettare il ritorno dei suoi familiari, scala la facciata del palazzo, fino a raggiungere l'appartamento dall'esterno. Alain continua le sue scalate ma nel 1982 all’età di 19 anni rimane vittima di due cadute da un’altezza di 15 metri, in entrambi i casi si procura fratture multiple su tutto il corpo. Dai medici che l’anno in cura viene considerato disabile al 60% e gli è sconsigliato di intraprendere nuove scalate. Trascorsi sei mesi dagli incidenti, Alain riprende a scalare ancora. Per migliorare le sue abilità continua ad affrontare scalate sempre più impegnative e dalle Alpi Francesi passa alle costruzioni più alte del mondo con grande dimestichezza.
La strategia di Alain
Naturalmente le autorità di polizia dei vari paesi, non gli concedono il permesso per le sue scalate estreme, quindi Alain compare all’alba, arrampicandosi su di un grattacielo in qualche parte del mondo. Le sue scalate attraggono la folla che rimane attonita nel vedere il Francese scalare con disinvoltura il grattacielo. Generalmente le forze dell’ordine lo aspettano al termine della sua scalata per poi accompagnarlo al posto di polizia, questi “arresti”, si risolvono spesso con brevi formalità per essere in seguito rilasciato senza problemi.
La preparazione atletica.
L’esperienza maturata in anni di scalate, consentono ad Alan di arrampicarsi agilmente sfruttando solamente le piccole sporgenze di pareti e finestre dei grattacieli. Nelle sue scalata non c’è il tempo di riposare e queste possono durare alcune ore. Fisicamente Robert è alto 1,65 ma è la sua agilità e forza di volontà che gli consentono queste scalate estreme, l’unica cosa che porta sempre con se è un sacchetto contenente magnesite in polvere, usata dal climber per aumentare la presa dei polpastrelli e assorbire il sudore.
Le sue scalate
La carriera di scalatore “urbano” è stata caratterizzata da una lunghissima lista di edifici in continuo aggiornamento. Da scalate a strutture quali la Torre Eiffel al teatro dell’opera di Sydney. Negli anni 90 Alain si fa conoscere al mondo intero per le sue spettacolari scalate alle Petronas Twin Tower in Malesia. Nonostante le autorità malesi siano state avvertite di una sua possibile scalata, restano stupite quando il 1° gennaio del 1997 Alan si presenta a lato di una torretta, è arrestato al sessantesimo piano. Nelle sue scalate estreme non mancano i momenti drammatici come a Chicago quando salendo sulle Sears Tower nel 1999, incontra l'ostacolo più impegnativo della sua carriera. Nella parte superiore del grattacielo di 110 piani, una nebbia spessa ricopre di umidità la facciata di vetro degli ultimi venti piani, rendendo la parete particolarmente scivolosa. Alain supera anche quella difficoltà, raggiungendo la sommità della torre di Chicago, ma con una scalata ai limiti dell'impossibile.
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